Formazione

L’Europa è la prossima tappa del “Cammino per la Pace”

Si è concluso il seminario di tre giorni che ha impegnato ad Assisi le associazioni partecipanti alla Tavola della Pace. Vita c'era e vi racconta di cosa si è parlato

di Barbara Fabiani

Sarà dedicata all?Europa e al suo ruolo per la pace nella politica internazionale, la prossima marcia Perugia Assisi nel 2003. La proposta è emersa in tre giorni del seminario nazionale della Tavola della pace, incontro programmatico che riunisce le associazioni facenti parte del movimento pacifista aderenti alla marcia Perugia Assisi. Circa duecento i partecipanti in aula e una ventina di relatori, tra responsabili di associazioni nazionali e rappresentanti di enti locali, che si sono susseguiti al tavolo della presidenza, per discutere e preparare una prima agenda di massima della Tavola della pace per i prossimi due anni. Da segnalare l?intervento nella seconda giornata del seminario dell?on. Francesco Rutelli (vedi lancio successivo). Le ragioni della proposta di dedicare all?Europa la marcia del 2003, esposte da Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della pace, si possono così riassumere: – la necessità di contrapporre all?unipolarismo degli Stati Uniti d?America un soggetto politico che possa farsi mediatore negli irrisolti conflitti internazionali, in particolare in medio Oriente; – la necessità della società civile italiana di aprire degli spazi di relazione con le altre società civili europee; – l?urgenza per la società civile così riunita di intervenire concretamente nella definizione della costituzione europea. Inoltre, la marcia del 2003 coinciderebbe con la presidenza di turno italiana al parlamento europeo e con le vicine elezioni europee. Intanto, come proseguire l?impegno della marcia pacifista anche durante i due anni che ci separano dalla prossima edizione? Due le linee di intervento principali indicate da Tonio Dell?olio e Flavio Lotti: la declinazione territoriale di attività in favore di un cambiamento globale, una proposta che oltre le associazioni valorizza il ruolo degli enti locali; a cui si aggiunge il pilastro dell?educazione alla pace nelle scuole, con l?obiettivo che le iniziative educative divengano patrimonio permanente e continuativo delle istituzioni scolastiche. Riguardo alla guerra in Afganistan e al terrorismo la discussione non ha cambiato direzione rispetto a quella che aveva condotto le associazioni ad aderire allo slogan ?antiterrorista? della marcia del 14 ottobre: ?Cibo, acqua, lavoro per tutti?. Molti gli interventi (dal Movimento non violento a Gino Barsella di Nigrizia, a Francesco Ferrante di Legambiente, ed altri) che hanno ribadito l?opinione condivisa dalla platea che : ?il terrorismo non è che una azione criminale in risposta a una globalizzazione violenta e predatoria, una scelta violenta in linea con l?odierna cultura della violenza globalizzata?. Si è parlato anche di ?New global? dopo la fase ?No Global?, ovvero di un sistema di proposte e non solo di opposizione diretta. ?Slogan che tendono solo a crerare divisioni ? ha protestato Vittorio Agnoletto del Genova Social Forum. ?Bisogna uscire da contrapposizioni che non esistono e semmai identificare i punti di discussione?. Al centro del dibattito c?è stato anche il tormentato rapporto con i mass media. ? I grandi mass media sono ?parte del problema? anzi ?strumento di guerra?? ha detto Flavio Lotti a chi si interrogava su come ottenere un?informazione corretta sul pacifismo. ?Fermi restando i rapporti le agenzie di comunicazione che da sempre si non dimostrate attente e vicine a queste tematiche, dobbiamo smettere di andare a pietire interventi alle grosse testate?. ?Dobbiamo superare qusta logica e cercare altre strade di diffusione delle nostre motivazioni, tra cui il rapporto diretto con il territorio di cui sono capaci le associazioni ?, ha concluso il coordinatore della Tavola della Pace. Si è quindi pensato si organizzare un seminario ad hoc con esperti di comunicazione per elaborare nuove strategie. Per gli appuntamenti internazionali e nazionali nei quali le associazioni della Tavola della pace sono chiamate a portare un loro contributo si è parlato molto del prossimo incontro della società civile mondiale a Porto Allegre e della conferenza messicana del prossimo marzo su ?Finance for development?. In particolare, durante il seminario è stata presentata l?iniziativa ?Convivio dei Popoli?, promossa dal comune di Riccione il 3 e 4 maggio 2002, una manifestazione interculturale e pacifista all?interno della quale si vuole lanciare una ?Convenzione nazionale sulla pace?, ovvero una dichiarazione comune di tutte la associazioni pacifiste italiane sui principi e punti programmatici che le uniscono. I partecipanti al tavolo della presidenza, oltre a Flavio Lotti, coordinatore della tavola della pace, sono stati Gino Barsella, direttore di Nigrizia, Graziano Zoni di emmaus, Tonio Dall?Olio di Pax Christi, Soana Tortora, responsabile internazionale delle Acli, Giampiero Rasimeli, presidente del consiglio nazionale Arci, Marco Braghero di Peacewaves, Il movimento non Violento, Raffaella Bolini, responsabile internazionale dell?Arci, Marco Pietripaolo dell?Agesci, Luciano Ardesi della Lega per i diritti dei popoli, Giuseppe Iuliano dell?Ufficio Internazionale della Cisl, Andrea Amaro di Cgil, l?economista Riccardo Moro, Cecilia dell?Olio della Focsiv, Mario Pianta dell?Università di Urbino, Marina Sereni della segreteria dei Ds, e per gli enti locali, Rita Lorenzetti, Silvana Amati, Stefano Marini, Enzo Bauducco.


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